La frontiera dell’informatica sono i tablet.
Chi mi conosce un po’ pensera’ che mi sia partita la brocca; effettivamente sono assolutamente convinto dell’inutilità di siffatti aggeggi…. per me: ma l’italiano medio non credo che la pensi così.
Ormai i tablet sono diventati di fatto, più che uno strumento informatico, uno status symbol e questo è stato il grande colpo di Apple e Mr. Jobs.
Ripercorrendo la storia dell’informatica si ritrovano queste svolte, il passaggio dai grandi main frames a piccoli computer, la nascita dei PC e ora i tablet. Personalmente parlando penso che i passaggi precedenti portino ad una libertà e liberazione dell’essere digitale, a parte l’evoluzione dei tablet. Il tablet, per chi scrive, rappresenta la trasformazione di uno strumento di consapevolezza della tecnologia e, a volte, anche di creatività in uno dei nostri piccoli elettrodomestici.
In pratica una televisione informatica.
Se ci pensiamo bene non c’è molta differenza, a parte le dimensioni ovviamente, tra uno dei moderni televisori e un tablet. Puoi connetterti ad internet, vedere film, sfogliare album fotografici, fare giochi e fare alcune altre azioni, ma solo quelle approvate dal costruttore. Ok il 90% di voi, noi, non è che usi molti programmi in più di quelli della dotazione standard i un PC e/o quei 4 giochi a cui uno si è affezionato nel corso degli anni. Ma se volessi fare qualcosa di diverso sul mio pc posso farlo. Su un tablet devo slucchettarlo e, come minimo, perdere la garanzia. La cosa mi provoca alquanto fastidio. Sarebbe come comprare una macchina che non potesse andare su strade che non compaiono sul navigatore. Il 90% percento delle volte non mi importa….. ma se voglio fare una scampagnata?
Perdere il controllo su un oggetto da me acquistato mi inquieta.
Per tornare alla mia affermazione iniziale, direi più che i tablet sono la frontiera dell’intrattenimento di massa. L’informatica, la telematica sono, per me, concetti che rimangono più legati ad un concetto di libertà e liberazione.